Gli studenti con cittadinanza non italiana che siedono ai banchi delle scuole della provincia di Rieti sono 1936, il 9,3% della popolazione studentesca complessiva. È quanto emerge dal report appena pubblicato dal MIUR che fa riferimento all’anno scolastico 2016/2017. Parliamo quindi di 56 alunni in meno rispetto all’anno scolastico precedente (quando erano 1992) e 64 in meno rispetto al 2014/15 (quando erano 2000), ma la situazione reatina è perfettamente in linea con la media nazionale (9,4%).
Tra i 1936 studenti con cittadinanza non italiana, poco più della metà (1013 alunni, pari al 52,3%), è nato in Italia e appartiene quindi alle cosiddette seconde generazioni. Nella maggior parte dei casi frequentano la scuola dell’infanzia e quella primaria. Questo è un dato in aumento rispetto all'anno scolastico precedente quando la precentuale si fermava al 47,7%.
L’Europa è il continente più rappresentato, con 1463 studenti di cui 863 provenienti da Paesi UE. Segue l’Africa con 191 studenti, l’Asia con 165 e l’America con 117. Se consideriamo le nazioni, prima fra tutte la Romania (0,5%), seguita da Filippine, Ucraina e Moldavia (0,3%), dall’Albania (0,2%) e dal Marocco (0,1%).
Tra i 591 alunni (in assoluto il numero più basso tra le province del Lazio) che hanno conseguito la licenza della scuola secondaria di I grado e che hanno scelto di proseguire gli studi: 225 (38%) hanno scelto un liceo e 366 (62%) un istituto tecnico o professionale.
Infine dei 1936 alunni totali, 396 frequentano la scuola dell’infanzia, 581 la scuola primaria, 368 la scuola secondaria di primo grado e 591 la scuola secondaria di secondo grado. In pratica a Rieti 1 bambino con cittadinanza non italiana ogni 10 iscritti (10,5%) frequenta oggi la scuola dell’infanzia.
In provincia di Rieti, infine, abbiamo 23 scuole di ogni ordine e grado su un totale di 216, nelle quali non è presente alcun alunno con cittadinanza non italiana.
Quadro nazionale
Gli studenti con cittadinanza non italiana che siedono ai banchi delle nostre scuole sono 826mila, il 9,4% della popolazione studentesca complessiva, 11mila in più rispetto all’anno scolastico precedente. Il 61% di loro è nato in Italia, appartiene quindi alle cosiddette seconde generazioni, una quota cresciuta del 35,4% nell’ultimo quinquennio.
Nell’ultimo anno la crescita è stata di 24.000 unità (+5,1%). L’incidenza dei nati in Italia sul totale degli alunni con cittadinanza non italiana è dell’85% nella scuola dell’infanzia, del 73,4% nella primaria, del 53,2% nella secondaria di primo grado, del 27% in quella di secondo grado.
Dieci le nazioni più rappresentate, prima fra tutte la Romania (19,2%), seguita da Albania (13,6%), Marocco (12,4%), Cina (6%), Filippine (3,3%), India e Moldavia (entrambe 3,1%), Ucraina, Pakistan ed Egitto (tutte al 2,4%).
Il 92,1% delle alunne e degli alunni che ha conseguito la licenza della scuola secondaria di I grado ha scelto di proseguire gli studi: l’83,2% ha scelto un liceo, un istituto tecnico o professionale, l’8,9% ha scelto un percorso di formazione professionale regionale. Sono quindi 191mila le studentesse e gli studenti con cittadinanza non italiana che frequentano le scuole secondarie di II grado, il 7,1% della popolazione studentesca totale. Il 34% delle diplomate e dei diplomati prosegue poi gli studi andando all’università. Il 39,7% di loro sceglie corsi di laurea dell’area sociale.